Le persone nate a cavallo degli anni 80 e 90 sono cresciute col mito di KITT, la supercar del telefilm Knigh Rider che era capace di viaggiare in solitaria senza bisogno di pilota.
Le persone nate a cavallo degli anni 80 e 90 sono cresciute col mito di KITT, la supercar del telefilm Knigh Rider che era capace di viaggiare in solitaria senza bisogno di pilota.
Sembrava un futuro remoto, praticamente impossibile da realizzare, invece siamo arrivati alle prime auto capaci di muoversi in completa autonomia. Il nome più famoso? Ovviamente Tesla, la “creatura” di Elon Musk che è finita recentemente nell’occhio del ciclone per una pubblicità ingannevole riguardo, proprio, al suo sistema di guida autonomo.
Ma non sono solo gli imprevisti su questi modelli di guida a far storcere il naso, perché il MIT di Boston ha voluto far luce anche su un altro problema: l’inquinamento.
Una ricerca recente, infatti, ha mostrato statisticamente quanta energia sarebbe necessaria a tutti i veicoli elettrici se questi funzionassero una sola ora al giorno con un sistema di guida autonoma.
In sintesi, la quantità di energia richiesta sarebbe la stessa utilizzata oggi da tutta l’Argentin: circa lo 0,3% delle emissioni mondiali di gas serra. Questo sarebbe dovuto ai computer necessari a processare l’enorme quantità di informazioni e ai sistemi di intelligenza artificiale che dovrebbero essere sollecitati in maniera massima per poter reggere la mole di lavoro richiesta.
Ma esiste una soluzione “realizzabile” per poter sostenere le auto a guida autonoma? Servirebbero computer sempre più veloci e performanti e ogni veicolo dovrebbe arrivare a consumare meno di 1,2 kilowatt di energia per l’elaborazione dei dati.
Ipotesi plausibile? Non al momento, ma le aziende del settore automotive sono già al lavoro per cercare di trovare una soluzione sostenibile.
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